Lamentazioni 1:1-61 COME siede solitaria, ed è divenuta simile ad una vedova, La città piena di popolo! Come è divenuta tributaria Quella ch'era grande fra le genti, signora fra le provincie! 2 Ella piange continuamente di notte, e le sue lagrime son sopra le sue guance; Ella non ha alcuno, fra tutti i suoi amanti, che la consoli; Tutti i suoi intimi amici si son portati dislealmente inverso lei, Le son divenuti nemici. 3 La nazione di Giuda è andata fuori del suo paese, Per l'afflizione, e per la gravezza della servitù; Ella dimora fra le genti, non trova riposo; Tutti i suoi persecutori l'hanno sorpresa nelle distrette. 4 Le strade di Sion fanno cordoglio; Perciocchè non viene più alcuno alle feste solenni; Tutte le sue porte son deserte, i suoi sacerdoti sospirano, Le sue vergini sono addolorate, ed essa è in amaritudine. 5 I suoi nemici sono stati posti in capo, I suoi avversari son prosperati; Perciocchè il Signore l'ha afflitta, per la moltitudine de' suoi misfatti; I suoi piccoli fanciulli son iti in cattività davanti al nemico. 6 E tutta la gloria della figliuola di Sion è uscita fuor di lei; I suoi principi sono stati come cervi, Che non trovan pastura; E son camminati tutti spossati davanti al persecutore. Lamentazioni 3:19-2619 Ricordati della mia afflizione, E del mio esilio; del tosco e dell'assenzio. 20 L'anima mia se ne ricorda del continuo, E se ne abbatte in me. Salmi 1371 ESSENDO presso alle fiumane di Babilonia, Dove noi sedevamo, ed anche piangevamo, Ricordandoci di Sion, 2 Noi avevamo appese le nostre cetere A' salci, in mezzo di essa. 3 Benchè quelli che ci avevano menati in cattività Ci richiedessero quivi che cantassimo; E quelli che ci facevano urlar piangendo Ci richiedessero canzoni d'allegrezza, dicendo: Cantateci delle canzoni di Sion; 4 Come avremmo noi cantate le canzoni del Signore In paese di stranieri? 5 Se io ti dimentico, o Gerusalemme; Se la mia destra ti dimentica; 6 Resti attaccata la mia lingua al mio palato, Se io non mi ricordo di te; Se non metto Gerusalemme In capo d'ogni mia allegrezza. 2Timoteo 1:1-141 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, secondo la promessa della vita, che è in Cristo Gesù, 2 a Timoteo, figliuol diletto, grazia, misericordia, e pace, da Dio Padre, e dal Signor nostro Cristo Gesù. 3 IO rendo grazie a Dio, al qual servo fin da' miei antenati, in pura coscienza; che non resto mai di ritener la memoria di te nelle mie orazioni, notte e giorno; 4 desideroso di vederti, ricordandomi delle tue lagrime, acciocchè io sia ripieno d'allegrezza; 5 riducendomi a memoria la fede non finta che è in te, la qual prima abitò in Loide tua avola, ed in Eunice tua madre; or son persuaso che abita in te ancora. Luca 17:5-105 Allora gli apostoli dissero al Signore: Accrescici la fede. 6 E il Signore disse: Se voi aveste pur tanta fede quant'è un granel di senape, voi potreste dire a questo moro: Diradicati, e piantati nel mare, ed esso vi ubbidirebbe. 7 Ora, chi è colui d'infra voi, il quale, avendo un servo che ari, o che pasturi il bestiame, quando esso, tornando dai campi, entra in casa, subito gli dica: Passa qua, mettiti a tavola? 8 Anzi, non gli dice egli: Apparecchiami da cena, e cingiti, e servimi, finchè io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu? 9 Tiene egli in grazia da quel servo, ch'egli ha fatte le cose che gli erano state comandate? Io nol penso. 10 Così ancora voi, quando avrete fatte tutte le cose che vi son comandate, dite: Noi siam servi disutili; poichè abbiam fatto ciò ch'eravamo obbligati di fare. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |